sabato 10 febbraio 2007

L'inverno con la mia generazione

le donne curve sui telai vicine alle finestre;

un giorno sulla prospettiva Nevski per caso vi incontrai Igor Stravinsky;

e gli orinali messi sotto i letti per la notte

e un film di Ejzenstejn sulla rivoluzione.

E studiavamo chiusi in una stanza

la luce fioca di candele e lampade a petrolio

e quando si trattava di parlare aspettavamo sempre con piacere;

e il mio maestro mi insegnò com'è difficile trovare

l'alba dentro l'imbrunire.

mercoledì 7 febbraio 2007

Solo un mano d'angelo 
intatta di sè, del suo amore per sè,
potrebbe
offrirmi la concavità del suo palmo
perché vi riversi il mio pianto.
La mano dell'uomo vivente
è troppo impigliata nei fili dell'oggi e dell'ieri,
è troppo ricolma di vita e di plasma di vita!
Non potrà mai la mano dell'uomo mondarsi
per il tranquillo pianto del proprio fratello!
E dunque, soltanto una mano di angelo bianco
dalle lontane radici nutrite d'eterno e d'immenso
potrebbe filtrare serena le confessioni dell'uomo
senza vibrarne sul fondo in un cenno di viva ripulsa.

Alda Merini