martedì 11 aprile 2006

Adesso era morto, un nuovo Siddharta s’era ridesto da quel sonno. Anch’egli sarebbe invecchiato, anch’egli un giorno sarebbe dovuto morire; Siddharta era caduco, caduca ogni forma sensibile.



Ma


oggi


egli era giovane,


era un bambino,


il nuovo Siddharta,


ed era pieno di gioia.





Hermann Hesse


Siddharta

2 commenti:

  1. "Buon giorno", disse la volpe.

    "Buon giorno", rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno.

    "Sono qui", disse la voce, "sotto al melo…."

    "Chi sei?" domandò il piccolo principe, " sei molto carino…"

    "Sono la volpe", disse la volpe.

    " Vieni a giocare con me", disse la volpe, "non sono addomesticata".

    "Ah! scusa ", fece il piccolo principe.

    Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:

    " Che cosa vuol dire addomesticare?"

    " Non sei di queste parti, tu", disse la volpe" che cosa cerchi?"

    " Cerco gli uomini", disse il piccolo principe.

    " Che cosa vuol dire addomesticare?"

    " Gli uomini" disse la volpe" hanno dei fucili e cacciano. E' molto noioso!

    Allevano anche delle galline. E' il loro solo interesse. Tu cerchi le galline?"

    "No", disse il piccolo principe. " Cerco degli amici. Che cosa vuol dire addomesticare?"

    " E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…"

    " Creare dei legami?"

    " Certo", disse la volpe. " Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma.se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo."

    " Comincio a capire", disse il piccolo principe. " C'è un fiore…. Credo che mi abbia addomesticato…"

    "E' possibile", disse la volpe "capita di tutto sulla terra…"

    "Oh! Non è sulla terra", disse il piccolo principe.

    La volpe sembrò perplessa:

    " Su un altro pianeta?"

    " Sì"

    " Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?"

    " No"

    " Questo mi interessa! E delle galline?"

    " No"

    " Non c'è niente di perfetto", sospirò la volpe.

    Ma la volpe ritornò alla sua idea:

    " La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e...

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  2. ........" La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me .Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio per ciò. Ma se tu mi addomestichi la mia vita,

    sarà come illuminata. Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in

    fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color d'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai

    addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…"



    uno Scemotto ...!

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