L'archeologia è come la conchiglia dell'umanità: morto il mollusco, resta l'involucro che va conservato e fatto amare, non imposto come un principio autoritario dell'alto. Altrimenti c'è il rischio che qualcuno, alla fine, sfasci la conchiglia credendo di diventare libero.
Scegliere significa osare, e osare può portare a isolamenti che vanno sopportati; ma può anche recare un vantaggio: quello di seguire strade nuove, al di fuori delle tradizioni di studio consolidate, che sono ipotesi trasformate in credenze, alle quali bisogna ripensare con mente libera. Infatti non esistono soltanto i dogmi delle chiese, ma anche quelli - meno vistosi ma più insidiosi - delle storiografie, che la filologia dei testi e delle cose deve criticare. Servitù religiose, servitù accademiche.....
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