lunedì 19 novembre 2007

Domiziano

Tu non sei né pio né munifico;

sei soltanto preso da manìa

e godi di consumare le tue ricchezze nel costruire edifizi,

desiderando, come il famoso Mida, che ogni cosa tua divenga pietra e oro.





Plut., Poplic., XV, 7

3 commenti:

  1. MacDonald sees the palace as typical of Domitian's 'semi-orientalized, quixotic dispotism'. An ancient commentator, Plutarch, was hardly more kind (Publicola 15.5).

    In both cases, the judgement on the building programme is tightly linked to the author's assessment of the empror's character, and Pliny's view of Trajan's buildings, some at least of which were also planned by Rabirius, reflects the same procedural method: according to Pliny, a "good" emperor's architectural achievements were "appropriate for a nation that has conquered the world " (Pan. 51.3); but, with a "semi-orientalized despot", work even by the same architect reflected the character of the emperor, not that of one nation. Rabirius, then, must have been "asked to create a tangible rhetoric of power, a panegyric in architecture of the emperor's claim to omniscience".



    One wonders: pheraps it is not only beauty that is in the eye of the beholder.

    (Jones, The Emperor Domitianus, 1992, p.96)



    Vi è dunque più mania, ad un osservatore obiettivo, nel costruire di Domiziano, o nel maniacale trovare manie altrui di Plutarco?

    Chissà; ma io, personalmente, ho la certezza che sarebbe stato più facile per Domiziano prendere atto del momento in cui smettere di costruire, che per Plutarco smettere di voler vedere Re Mida dietro quei muri.

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  2. Perchè un muro è solo un muro, ma guardato con altri occhi può diventare un bellissimo panorama o un viso passato, se gli si dà una bocca o una penna può raccontare tante storie, perchè le orecchie le ha sempre avute e anche una grande memoria;

    e alla fine non è più solo un muro, ma un ologramma, che vuoi sfiorare, ma, quando avvicini la mano, svanisce, e le dita protese trapassano i colori per toccare i secoli che non ci sono più.

    E sei davvero Mida.

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  3. >E sei davvero Mida



    Infatti; il vero portento di Mida non è mutare la natura oggettiva della materia, ma il saperla ascoltare in un reciproco e irripetibile plasmarsi.

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