sabato 18 agosto 2007

"Che fai?" gli domandai.

E lui, a sua volta, mi fece una domanda.

"Qual è la forma dell'acqua?".

"Ma l'acqua non ha forma!"

dissi ridendo: "Piglia la forma che

le viene data"

7 commenti:

  1. perché uno dovrebbe pensare alla forma dell'acqua? E poi è un maleducato a rispondere con una domanda ad un'altra domanda XD

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  2. > perché uno dovrebbe pensare alla forma dell'acqua?



    Perchè uno dovrebbe pensare alla forma, allora?

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  3. >Perchè uno dovrebbe pensare alla forma, allora?



    Chissà, forse perché tutto è forma. Forse perché vorrebbe modificarla, o forse perché una forma insolita fa pensare all'inventiva di chi l'ha realizzata o se è naturale al fascino della natura che stupisce sempre. La forma si contempla o si studia, poiché l'acqua non ha forma forse chi ha fatto quella domanda è rimasto interdetto

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  4. Dunque tu dici che, ad esempio, un albero ha una forma, che gli è data dalla natura.

    Ma l'albero ha sempre la stessa forma? O questa cambia in base all'ora del giorno o della notte, in base alla stagione, in base agli animali che interagiscono con l'albero medesimo?

    Come si può dire che l'acqua non abbia forma, senza aver associato alla parola 'forma' il senso di 'immutabile'?

    Ma la forma non è immutabile, e anzi semmai non c'è forma che sia ferma.

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  5. >poiché l'acqua non ha forma forse chi ha fatto quella domanda è rimasto interdetto



    Perché mai l’acqua dovrebbe non avere forma?

    Lo stesso vento modifica ogni istante le montagne fatte di roccia, le dune fatte di sabbia, le onde fatte d’acqua; perché mai la prima dovrebbe essere “forma” e l’ultima no?

    Sono solo l’entità e la rapidità di quei cambiamenti ad essere differenti, oltre alla sensibilità di coloro che li percepiscono e dunque li vivono.

    Che differenza c’è tra la pietra plasmata da uno scalpello e l’acqua solcata da un dito?

    La persistenza della forma plasmata; ma l’arte non è solo effetto della mano di chi esegue che plasma il materiale, è soprattutto effetto della percezione di chi la vive che plasma l’anima; e se un solco nell’acqua che muore prima di nascere plasmasse l’anima dandole una persistenza eterna, mentre una eterna scultura nel marmo solcasse con un dito l’acqua dell’anima per pochi istanti prima di svanire? Quale forma sarebbe più persistente?







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  6. > ma l’arte non è solo effetto della mano di chi esegue che plasma il materiale, è soprattutto effetto della percezione di chi la vive che plasma l’anima



    Mi è venuto in mente un aforisma letto recentemente che diceva più o meno: Chiedere all'arte di cambiare il mondo è insensato. Esigere che essa modifichi il nostro sguardo sul mondo è indispensabile.

    Grazie di aver trovato altre parole per esprimere un concetto difficilmente esprimibile.

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